Task 3.1 Gradienti di sviluppo di uccelli, farfalle e attività zootecniche in funzione dell’altitudine
Saranno stimati, attraverso modelli previsionali, come varia il numero di uccelli e farfalle in funzione degli effetti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici e saranno analizzate le conseguenti incidenze sull’attività zootecnica dovute al rimboschimento e alla colonizzazione dei prati da parte degli arbusti a seguito del cambiamento del clima. Le aree di studio riguarderanno un’altitudine compresa da 1.700 a 3.100 metri s.l.m. e sono situate all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso e in Valtellina. Saranno raccolte informazioni anche per le specie che non sono principalmente o esclusivamente legate ai pascoli alpini. Particolare attenzione sarà rivolta all'impatto di pascoli domestici (bovini e ovini) sulla biodiversità. Gli scenari delle previsioni climatiche saranno forniti dal WP1.
Task 3.2 Cambiamento nella popolazione degli uccelli
Saranno predetti i cambiamenti nella popolazione degli uccelli in una vasta comprendente Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Per stimare le possibili conseguenze dei cambiamenti climatici e di habitat, verranno considerati i differenti scenari forniti da WP1.
Task 3.3 Interazione con il pascolo
Si studieranno le interazioni ecologiche tra pascoli domestici (bovini e ovini) e pascoli per ungulati selvatici (camosci e stambecchi) delle Alpi per verificare l'ipotesi che gli animali domestici limitino la distribuzione altitudinale degli ungulati selvatici. Inoltre si applicherà il modello previsionale per valutare la distribuzione dei pascoli per gli ungulati selvatici tenendo conto dei dislivelli. Lo studio sarà condotto nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, dato l'interesse dell’Ente di gestione ad analizzare e conoscere le interazioni ecologiche tra i due tipi di pascoli e le influenze che queste hanno sull’habitat. Sarà testata un’applicazione mobile, sviluppata dal progetto, per la ricognizione della fauna selvatica, prevedendo anche il coinvolgimento dei visitatori del Parco per fare conoscere e diffondere l'importanza delle azioni di conservazione per salvaguardare gli ecosistemi montani.