L’agricoltura di montagna svolge un ruolo di primo piano nella produzione di alimenti di qualità e la salvaguardia dell’ampio territorio montano italiano, trainando l’economia di altri settori come turismo, artigianato e commercio. La valorizzazione delle produzioni tipiche delle aree montane ha portato ad avere quasi duecento prodotti tra DOP e IGP che, dalla primavera 2018, possono fregiarsi del marchio “Prodotto di montagna” creato dal MIPAAF (Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali) per identificare le produzioni italiane di qualità.
I numeri confermano l’importanza di questo settore: circa il 17% delle imprese agricole italiane e un terzo degli allevamenti sono situati in zone montane. E in base ai dati del “Rapporto montagna 2017”, curato dalla Fondazione Montagne Italia, il valore economico si aggira sui 9,1 miliardi di euro all’anno, di cui 6,7 miliardi nelle aree appenniniche e 2,4 miliardi in quelle alpine.
Il valore dell’agricoltura di montagna è rappresentato anche da una serie di servizi ecosistemici, frutto del rapporto tra uomo e ambiente e che favoriscono il benessere dell’intera collettività: il mantenimento della qualità di aria e acqua, la prevenzione di incendi e dissesti idrogeologici, la tutela del territorio, degli habitat e della biodiversità.